tra cocci di vetro e impronte, il pavimento resta immobile, come un arlecchino morto disteso sulla faccia e grigio.
su tre divani sparsi io, mongo e canella fumando ci siamo addormentati.
"andiamo?"
"andiamo" abbiamo continuato a ripeterci, sempre meno convinti per ore, fumando l'ultima che non era mai l'ultima.
socchiudo le palpebre e la sala è vuota, anche se come piccoli fantasmi ritardatari di ciascun partecipante resta un'alone di fumo nell'aria alcolica.
più tardi qualcuno verrà a mettere ordine.
è stata una piacevole serata.
HB
( da superZ, Tabacco e celluloide, (il salotto buono). )
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