lunedì

il Piede di Dio


(premessa: una certa silvia 79 ha invaso un forum (superZeta) con foto dei suoi piedi. brutti piedi. nelle foto indossa scarpe piumate, fa trampling sulle mutande stampate con banane wharoliane di un tipo e -soprattutto- lascia che l'acqua di bali deformi prospetticamente il suo piedone in una foto accanto ad una stella marina gigante. un giorno si scopre che la ragazza propone agli utenti del forum uno scambio via msn: lei mostra i piedi a fini erotici, loro devono regalarle delle scarpe da 90 euro, cui indirizza linkando una pagina e-bay. nell'immaginario collettivo è rimasta la foto con la stella marina)

***





* (tratto da "Memorie invertebrate di una Stella Marina", edizioni HB, capitolo "Io e Silvia 79")


dall'alto, all'improvviso, si materializzò accanto a me, nelle tranquille acque di Bali, quella massa bianchiccia di carne da sugo, stipata in una calza di pelle umana.

rimasi basita, terrorizzata, e negli anni a venire più volte mi sono chiesta come mai non ho scelto quel momento per fuggire, rotolando come la ruota pazza di una bicicletta da corsa.

io so perchè non fuggii: per la mia maledetta fede.

ebbene sì, lo ammetto: io, in quel preciso istante, tremante fino alle corde più segrete del mio essere una semplice echinoderma, io mi convinsi che quello fosse il Piede di Dio.

capite?

il Dio che ci fece a sua immagine e somiglianza: quell'enorme piedone grassoccio aveva come me cinque dita, come me puzzava di pesce e ventriglia, come me mostrava un colore malaticcio e malsano.

rimasi a guardarlo, senza avere il coraggio di sollevare oltre lo sguardo, tremante sulla sabbia bollente.

il Piede di Dio.

poi, e ancora adesso mi commuovo fino alle lacrime e tutte le mie braccine vibrano in un vortice di commozione e ripulsa, compresi che il Piede di Dio guardava proprio me.

forse è il mio momento, -pensai- la mia inutile vita di invertebrata sta per concludersi, Dio è qui per me e mi porterà via con se.

il Piede sgranchì le sue dita abnormi e ungulate, s'affossò maggiormente tra i granelli di sabbia e mosse correnti d'acqua tutto intorno a me.

il sole, alle sue spalle, mi impediva di guardare in viso Dio, ma l'ombra si raccolse nella forma di un corpo che si china in avanti, e oltre quella quintalata buona di caviglioni e cosce, pance e sottopance, menti e sottomenti, ecco che infine il Piede di Dio decise di rivolgermi la parola.

capite?

a me.

dapprima non capii bene cosa stesse dicendo, e attesi che il mio pseudocuore smettesse di palpitare all'impazzata.

il tempo sembrò fermarsi, e sentii chiaramebnte quella voce dolce e topogigiosa rivolgersi a me e dire, melliflua e furbetta:

"meeeeeee leeeeee cooompriiiiii le scarpette eleganti, sissì?".

le mie cinque braccine si arricciarono come davanti al cadavere di un topo, un fulmine di consapevolezza mi attraversò tutta e mi svegliò da quel sentimento di trance mistica e stupore.


"mavvedi d'annattene affanculo", mi sgorgò cristallino dalla bocca estroflessa.

e mentre disillusa e mortalissima stella marina mi allontanavo da quel piedone che nulla aveva di divino, riuscii soltanto a percepire, nel vento, la sua ultima disperata offerta:
"essettidò l'indirizzo e-bay?"


HB


(la foto del piede con la stella marina è di proprietà di silvia 79)

( da superZ, Fetish casalingo: alcune foto dei miei piedi. )

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