mercoledì

L'ultima notte di Cristo

(antefatto: sul forum superZeta, è stato aperto un topic, Jesus Christ Superzeta, all'interno del quale chiunque ha potuto ricreare la figura di Gesù, con interventi narrativi, apporti grafici, filmati. Lo "superzpider@gmail.com" che compare nel racconto che segue, è una newsletter che aggiorna i forumisti -tra l'altro- anche sui topic più letti. Tra cui anche lo stesso Jesus Christ Superzeta. Questi i fatti essenziali, Buona lettura)

***


Niente da fare.

Era la quarta pillola di tavor che gli scivolava giù per i buchi sanguinolenti aperti nel palmo di ogni mano, e le piaghe fresche sulle spalle gli impedivano di piegarsi per raccoglierle.

Si passò la mano tra i capelli, e i resti incrostati di spine giganti gli aprirono altre ferite più profonde tra le dita.

Maddalena dormiva ancora, avvolta nel lenzuolo sporco di sangue e sudore.

Tre giorni.

Erano appena passati, chiuso in quella casa di fango.

Si tirò su, attraversò la piccola stanza e si sedette al tavolo.

Erano tre lunghi giorni, dopo quella storia della crocifissione, che tentava di mettersi n contatto con suo padre.

La pagina brillava stancamente, ma nessun nuovo messaggio nella posta.
Maddalena urlò qualcosa, si agitò, poi si riaddormentò come ripiombando dentro un incubo.

-"Povera donna", pensò.

Riavviò il computer, si trascinò in cucina, lasciando lunghe striature rossastre.

Tre giorni senza cibo.

O meglio, tre giorni senza voler toccare cibo.

Non toccava quell'animale da que giorno sul lago di Tiberiade.

-"Lo odio, il pesce" mormorò, ma ancora una voltà tentò di pinzare tra la punta del pollice e dell'indice la sardina secca nel piatto.

Bastò sfiorarla perchè quella iniziò a moltiplicarsi ad una velocità insostenibile, 10 20 200 mille sardine invasero il cuicinino, coprendo il pavimento fino a raggiungere l'altezza delle sue ginocchia martoriate.

Si chiuse la porta alle spalle e tornò di la.

"..no.. no.. non sono una puttana, sono soltanto na donna innamorata" urlò la donna nel letto, si tirò su come aggrappata a fili invisibili e lo fissò con occhi vitrei.

gli sorrise.

-"sei ancora qui..." sussurrò, e ricadde nel sonno, tranquillizzata dalla sua presenza.

Il nazareno si risedette al tavolo, e questa volta notò la piccola busta stilizzata che lampeggiava.

Un messaggio.

-"...padre..."mormorò, ma dovette trattenere a stento una bestemmia pro domo sua quando lesse il mittente

superzpider@gmail.com

chi diavolo...

Newsletter - The Best of Super Zeta

Per un attimo la ferita purulenta al costato smise di pulsare.

Scorse i caratteri fino a che tra le palebre gonfie di botte non riuscì a leggere

I topic più visti:

e più giù, il suo nome

[O.T.] jesus christ superzeta

Gli si aprì in bocca un sorriso mieloso e caldo, e fu un sorriso pieno d'amore, così radioso da trasformare in piccole fessure di gioia e riconoscenza anche l'assenza di denti e i denti rotti.

Scrollò la pagina, lesse, rise, poi sorrise, rilesse i messaggi e poi esplose in una risata liberatoria che da 33 anni si nascondeva in fondo al suo cuore, dietro le sue parabole, dietro gli scoppi d'ira, dietro miracoli e portenti.

Rise, alzandosi, e quella risata cancellò in un attimo l'umiliazione, il massacro subito, le rinunce di una vita intera, quella risata bollente di gioia e fratellanza gli pulì il viso dai morsi della frusta, dal fango e dagli sputi.

Cadde in ginocchio, spaccandosi definitivamente le rotule fragili, e prima di nascondere il viso nel nido delle mani giunte lanciò un'ultimo sguardo alla donna tra le lenzuola.

Poi sollevò il viso.

Lacrime purissime gli si sciolsero giù per le gote graffiate, perdendosi nella foresta maleodorante della barba crespa.

-"Sono pronto, Padre[/i]", sussurrò dolcissimo.
"Adesso sono pronto".


( da superZ, Jesus Christ Superzeta )

Nessun commento: